lunedì 16 luglio 2012

CALCOLI TROPPO COMPLESSI

Recentemente Simon ha dichiarato che non è giusto che ci sia la parità di price money fra uomini e donne: al Roland Garros, ha aggiunto, gli uomini sono stati in campo il doppio delle donne. Al primo impatto queste dichiarazioni mi sono sembrate sbagliate ma, devo ammettere che Simon non ha tutti i torti: se una persona lavora sei ore al giorno dovrebbe guadagnare il doppio che ne lavora tre. Chiaramente gli uomini restano molto di più in campo solo negli Slam dove per loro c’è la formula “3 su 5”. Si potrebbe, perciò, mettere un minimo e un massimo guadagno per ogni turno dello Slam e la cifra intascata dipenderebbe dalla durata della partita. Tutto ciò varrebbe solo per gli sconfitti, quelli che vincono entrerebbero nella “fascia” del turno successivo. A questo punto sorge un altro problema. In questo modo rimarrebbero quasi sempre dei soldi del monte premi non dati come price money che si potrebbero dividere tra gli eliminati al primo turno. Troppo difficile? Avete ragione! È meglio lasciare tutto così com’è e la parità di stipendio: le donne hanno lottato per ottenerla, sarebbe scorretto togliergliela.
Ieri, intanto, Sara Errani ha vinto Palermo, il suo sesto titolo WTA e il quarto di quest’anno. Molti mi hanno detto che la vittoria a questo torneo era scontata ancora prima che “uscisse” il tabellone; è vero, anche io ne ero sicuro, ma quanti prima di gennaio avrebbero scommesso su una simile annata della tennista romagnola?

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