giovedì 5 luglio 2012

LA DECADENZA DEL DOPPIO

Oggi ho poco da raccontare per quanto riguarda i risultati di Wimbledon del singolare perché le mie previsioni si sono avverate: semifinali tra Djokovic-Federer; Murray-Tsonga e A.Radwanska-Kerber; S.Williams-Azarenka. Colgo così l’occasione per parlare di una “disciplina” nel tennis che, pur essendo più divertente del singolare, è sempre più in crisi e “snobbata” dai giocatori: il doppio.
Soltanto in questa edizione di Wimbledon alcuni singolaristi hanno deciso di partecipare al doppio in coppia con fratelli/sorelle o connazionali, ma per un motivo molto semplice: la preparazione alle olimpiadi (che si terranno proprio a Wimbledon. Spesso, inoltre, una coppia formata da giocatori che sono arrivati molto avanti nel singolare (la “coppia Radwanska” ad esempio ieri) si ritira. Questo, secondo me, è sbagliato per due motivi: primo tra tutti Wimbledon è Wimbledon, il torneo più importante del mondo, e non deve essere di preparazione a niente; il secondo è che una coppia, a mio parere, non può ritirarsi solo per arrivare più fresca agli incontri del singolare o al torneo successivo (Pennetta-Schiavone al torneo di ‘s-Hertogenbosch). Insomma, un giocatore (o una giocatrice) deve avere abbastanza esperienza per capire se giocare o no il doppio!
P.S. Ieri, però, ad essere sincero, non ero così triste che la “coppia Radwanska” si fosse ritirata: ha aperto così la strada alla nostra coppia Errani-Vinci per i quarti.
FORZA SARA, FORZA ROBERTA, regalateci un altro slam in doppio!

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