domenica 8 luglio 2012

LA MENTE BATTE A.RADWANSKA 6-1 5-7 6-2

C'è solo un motivo per giustificare l'andamento così instabile della finale di Wimbledon 2012: la mancanza di stabilità mentale da parte delle due giocatrici: all'inizio l'emozione per la prima finale Slam ha giocato brutti scherzi ad Agnieszka che, in men che non si dica, si è trovata sotto 0-5 nel primo set. Alla fine del secondo, invece, è stata Serena a vacillare nel momento di assestare il colpo del K.O. Risultato? 7-5 per la Radwanska. Ora la giocatrice polacca, con l'arrivo della consapevolezza di poter vincere il suo primo Slam, si è persa sotto i potenti colpi della Williams.
Si può dire perciò che ogni singolo game di questa finale sia stato deciso dalla forza mentale delle giocatrici. A Serena è mancata un po' di questa forza soprattutto verso la fine del secondo set, mentre ad Agnieszka nei momenti più importanti: l'inizio e la fine del match e questo ha aperto la strada a Serena e al suo quinto Wimbledon.
Mi dispiace per Agnieszka: nel corso dei primi turni era quella che aveva giovato meglio (infatti l'avevo pronosticata vincitrice) ma dai quarti in poi Serena è tornata quella degli anni migliori, lasciandosi alle spalle una serie di seri infortuni tra cui un'embolia polmonare.
Clijsters, Li, Kvitova, Stosur, Azarenka, Sharapova, infine S. Williams: queste sono le vincitrici degli ultimi sette Slam. A quanto pare il tennis femminile non riesce a trovare una leader stabile. Chissà se agli U.S. Open a trionfare sarà una tra queste sette giocatrici oppure accanto al nome della Williams ci sarà quello della Radwanska, ma anche quello della Errani, perché no?

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